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Galik alphabet

Galik alphabet

The Galik alphabet is a version of the traditional Mongolian script devised in 1587 by Ayuush Güüsh (Аюуш гүүш), a translator and scholar who was inspired by the third Dalai Lama, Sonam Gyatso. Ayuush Güüsh added extra letters and used them when transcibing words from Sanskrit and Tibetan in Mongolian religious texts, and later added laters for Chinese sounds as well. Some of these letters are still in use today for writing foreign names.

Notable features

  • Type of writing system: alphabet
  • Direction of writing: left to right in vertical columns running from top to bottom.
  • Most letters have several different forms: initial, medial and final, which are used at the beginning, middle and end of a word respectively. The vowels also have isolated forms.
  • Some letters have different shapes depending on which vowel comes before and/or after them.
  • Used to write: Sanskrit, Tibetan and Chinese words in Mongolian texts

Galik alphabet

Galik alphabet
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Aliens Colonial Marines: Michael Biehn deluso dal doppiaggio

Aliens Colonial Marines: Michael Biehn deluso dal doppiaggio


Durante un’intervista rilasciata ai microfoni di Game Informer; il caporale Hicks del film Aliens, Michael Biehn ha espresso il suo parere riguardo il doppiaggio del gioco, affermando che è stato fatto “senza passione” e “affatto divertente”.

“Il progetto sembrava alquanto privo di passione - ha spiegato Biehn - penso che nei film, nella televisione e nei videogiochi ci siano persone che sono davvero, davvero appassionate e altre che fanno semplicemente il compitino. Questi pensano che avranno un gioco o un film forte solo perché hanno un nome celebre. Sicuramente è stata questa la situazione di Aliens: Colonial Marines.”
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Turbo presentato a Vallelunga dai doppiatori Marco Guadagno e Claudio Bigagli

Turbo presentato a Vallelunga dai doppiatori Marco Guadagno e Claudio Bigagli



Nella curiosa ma appropriata cornice di un corso di guida sicura all'autodromo di Vallelunga, è stato presentato alla stampa italiana Turbo, il nuovo cartoon DreamWorks Animation. Protagonista: la lumachina del titolo, che per un caso fortuito acquisisce la capacità di filare a tutta birra. Ad accompagnare la promozione c'erano Marco Guadagno, storica voce nostrana qui direttore del doppiaggio, e Claudio Bigagli, doppiatore della stralunata lumaca Sbandone.

All'uscita da una delle prove di sicurezza sulla pista, Bigagli ci rassicura: a dispetto del nome del suo personaggio, è riuscito a tenere la macchina con successo, e consiglierebbe comunque a tutti un'esperienza del genere, per mettere a riparo se stessi e gli altri dai rischi della strada. Più che un rischio è stata invece una sfida dedicarsi al doppiaggio, un esordio assoluto per Bigagli: non solo ha gradito molto l'esperienza, ma non esclude di espandere le proprie capacità attoriali in questa branca molto specifica e di grande tradizione.


Chiediamo a questo punto a Guadagno, che senza falsa modestia va fiero di non essere incorso in alcun testacoda, come si possano mettere a proprio agio davanti al microfono dei non-doppiatori: se sono già attori, per Marco basta lasciare che sulle prime "si difendano", assecondandoli nell'appiedare, magari registrando qualcosa insieme a loro. Se il direttore è stato una buona "chioccia", di solito sono gli attori stessi a chiedere dei retake, per dare davvero il meglio. Ad ogni modo il lavoro sull'edizione italiana di Turbo è stato, secondo l'indimenticabile voce italiana del Puffo Quattrocchi, uno dei più rapidi e sereni in assoluto: vecchi amici e colleghi, insieme agli outsider come Bigagli, sono riusciti a "missarsi" in un risultato omogeneo di cui va fiero.

Un veterano come Guadagno ha avuto un punto di vista privilegiato sulla produzione animata degli ultimi vent'anni. Gli chiediamo se qualcosa sia cambiato, se magari non siano cambiati i ritmi degli stessi dialoghi, molto più veloci di un tempo. Errore nostro: ovviamente Marco non è affatto impensierito da queste difficoltà che fanno parte del mestiere, ma si dichiara invece ammirato dalla grande varietà di target che il cinema d'animazione ha guadagnato negli ultimi anni. Non esistono più sul mercato solo cartoon per bambini, e anche il loro lavoro risulta più vario e stimolante.

uali sono i messaggi del film film che più hanno colpito Claudio e Marco? Secondo Bigagli, l'invito a cercare dentro di sè l'energia per superare le difficoltà, senza mai abbattersi. Gli fa eco Guadagno, che nella rinascita dei personaggi sfortunati, che ruotano intorno al successo del piccolo Turbo, vede una metafora di un buon modo per superare la crisi: vederla come un'opportunità e non come una sconfitta.
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Voci sul Leggio d'Oro

Voci sul Leggio d'Oro

Parata di stelle ad Alghero per la decima Edizione del "Leggio d'Oro", il Premio Nazionale dedicato ai doppiatori, realizzato da Endas, Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale, presieduto da Piero Benedetti. Migliaia di persone hanno assistito ad uno spettacolo esilarante condotto dalla coppia formata dalla showgirl Laura Freddi e dal vulcanico inviato di "Striscia" Moreno Morello. Una kermesse da record che ha visto la partecipazione di "mostri sacri" del mondo dello spettacolo come Pippo Franco, Carlo Reali, Maurizio Nichetti, Manlio Dovì e i protagonisti di "Striscia la Notizia" la trasmissione piu' amata dagli italiani. E proprio gli inviati di "Striscia" sono stati i mattatori della serata con esilaranti performance del Mago Antonio Casanova, amatissimo dai bambini, una travolgente esibizione canora dell'inviato sardo Cristian Cocco e ancora Max Laudadio in versione "Cicalotto". Standing ovation per l'esibizione del mimo di "Zelig" Simone Barbato. Il premio, presieduto da Lorenzo Beccati, autore di "Striscia La Notizia" e ideato da Vittorio Vatteroni, è stato promosso da Endas in collaborazione con Comune di Alghero, Fondazione Meta e Pro Loco di Alghero. Il Premio Speciale "Alberto Sordi" e' stato consegnato da Lorenzo Beccati al grande regista Maurizio Nichetti, che ha inziato la sua carriera proprio con Sordi. Nichetti ha ringraziato Giorgio Ariani, presidente del premio speciale, per questo straordinario riconoscimento. Il Premio alla Carriera 2013 è stato consegnato da Piero Benedetti al grande attore e doppiatore Carlo Reali che, nel corso della sua lunga attività artistica, ha prestato la voce a Steve Martin, Eli Wallach, Bob Hoskins, Danny De Vito, Michael Keaton ed ha regalato al pubblico un divertente sketch con la voce di Capitan Uncino. Ospite d'onore della serata Pippo Franco, attore e capocomico del Bagaglino che, accolto da un mare di applausi, ha portato sul palco la sua pungente comicità. A Pippo Franco e' stata consegnata la Medaglia del Senato della Repubblica per meriti artistici e Medaglia della Camera dei Deputai a Manlio Dovì, istrionico protagonista del Bagaglino, che ha intrattenuto il pubblico con imitazioni cult come quella del Presidente Cossiga. Il premio Voce della Fiction e' stato assegnato alla bellissima Roberta Giarrusso, presentatrice e attrice di serie televisive di grande successo come Carabinieri, Il Commissario Manara e  I Cesaroni. A Roberta Pellini e' stato assegnato il Premio Miglior Interpretazione Femminile per il film Broken City a Francesco Pezzulli, voce di Leonardo Di Caprio, la Miglior interpretazione Maschile per i film Django e Il Grande Gatsby. E ancora a Sonia Scotti, voce di Whoopi Goldberg e Glenn Close, e' stato assegnato il premio Miglior Voce Femminile dell'anno e a Stefano Crescentini, vampiro di Twilight, Miglior Voce Maschile dell'anno. A Massimo Giuliani e' stato consegnato il premio Miglior Direzione Doppiaggio per ll film Hitchcock e il Premio della Giuria Giornalistica e a Maria Letizia Scifoni Miglior Voce Telefilm. Menzione speciale Cartoon al Mago Antonio Casanova per il doppiaggio de Il Grande e Potente Oz. Roberto Martinelli ha ricevuto il premio come Miglior Fonico e Gianni Galassi per il Miglior Adattamento Dialoghi mentre ad Amalia Roseti, della "Pupa e il Secchione" e' stato consegnato il Premio Voce dell'Endas. Premio alla Voce "The Voice" al cantante Federico Stragà che nel 2000 ottenne un grande successo con la canzone L'astronauta diventato un vero e proprio tormentone dell'estate. Stragà ha mostrato tutto il proprio talento con un medley dei successi di Frank Sinatra. Due premi sono stati consegnati agli inviati di "Striscia la Notizia" Max Laudadio, Premio Voce della Gente, e Cristian Cocco, Premio Voce della Sardegna. Tanti artisti sul palco hanno ricordato il grande maestro del doppiaggio Renato Izzo al quale anche quest'anno e' stata dedicata una borsa di studio. E proprio la figlia Rossella Izzo, regista e doppiatrice, ha premiato Giuseppe Pisacane un giovane talento della scuola Actor Planet. La serata si e' conclusa con un grande riconoscimento per Endas: al Presidente Piero Bendetti e' stata consegnata la Medaglia d'Oro del Presidente della Repubblica per i meriti artistici e culturali.
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Google, una voce che traduce

Google, una voce che traduce

La Grande G presenta un prototipo che permetterà ai viaggiatori di diverse lingue di interagire senza problemi di comprensione, perfettamente in tempo reale
Roma - Dalla guida galattica per autostoppisti, il leggendario Pesce di Babele era capace di tradurre in maniera simultanea tutte le lingue conosciute nell'universo. Escludendo gli atroci poemi Vogon, un prototipo presentato da Google permetterà ai viaggiatori terrestri di conversare in due idiomi differenti con il supporto di un'ambiziosa tecnologia di traduzione in tempo reale con un ritardo prossimo allo zero.



Presentato da Hugo Barra, vicepresidente alla divisione product management di Android, il prototipo della Grande G funzionerà in maniera quasi perfetta in quegli ambienti privi di rumore, in modo da evitare input esterni che possano confondere il sistema di traduzione simultanea. Lo stesso Barra ha però ammesso che, almeno in fase sperimentale, il sistema funziona solo per quelle conversazioni in determinate (e limitate) lingue sul Pianeta.

Insieme alle traduzioni testuali offerte da Google Translate - ora con il supporto a 45 lingue nella funzione che opera anche su frasi scritte a mano - Google è alla ricerca della perfezione con un sistema di traduzione automatica delle conversazioni in ambiente mobile, un pacchetto applicativo in ecosistema Android che risulterebbe preziosissimo per gli utenti in viaggio verso paesi lontani.
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Old Church Slavonic (словѣньскъ)

Old Church Slavonic (словѣньскъ)

Old Church Slavonic or Church Slavonic is a literary language which developed from the language used by St Cyril and St Methodius, 9th century missionaries from Byzantium, to translate the bible and other religious works. Cyril and Methodius based their translations on a Slavonic dialect of the Thessalonika area and invented a new alphabet, Glagolitic, in order to write them.
Sometime during the 10th century AD a new alphabet appeared which was known as Cyrillic and named after St Cyril, though it was possibly invented by St Kliment of Ohrid. The Cyrillic alphabet was used to write the Old Church Slavonic language and was later adapated to write many other languages.
Old Church Slavonic was used as the liturgical language of the Russian Orthodox church between the 9th and 12th centuries. A more modern form of the language, known as Church Slavonic, appeared during the 14th century and is still used in the Russian Orthodox church.

Early Cyrillic alphabet used for Old Church Slavonic

Old Church Slavonic alphabet

Sample text in Old Church Slavonic

  1. въ оно врѣмѧ изідє заповѣдь отъ кєсарѣ авгоста напісаті в҄сѫ вьсєлєнѫѭ |
  2. сє напісаніє пръвоє бъістъ владѫщѹ сѹрієѭ и кѵрінієѭ |
  3. и идѣахѫ вьсі напісатъ сѧ кьждо въ свои градъ |
  4. вьзідє жє иосіфь отъ галілєѧ и града назарєтьска вь июдєѭ вь градъ давъідовъ іжє наріцаєтъ сѧ віѳлєємь занє бѣашє отъ домѹ и отьчьствіѣ давъідова |

Translation


  1. And it came to pass in those days, that there went out a decree from Caesar Augustus, that all the world should be taxed.
  2. (And this taxing was first made when Cyrenius was governor of Syria.)
  3. And all went to be taxed, every one into his own city.
  4. And Joseph also went up from Galilee, out of the city of Nazareth, into Judaea, unto the city of David, which is called Bethlehem; (because he was of the house and lineage of David:) 
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Che succede quando il personaggio perde la sua voce?

Che succede quando il personaggio perde la sua voce?


Qualche giorno fa, come annunciato da tv, giornali e radio, il mondo del doppiaggio italiano ha perso uno dei suoi migliori artisti, Tonino Accolla. Per noi era la voce di Eddie Murphy, Jim Carrey, Homer Simpson. E la lista non finisce qui: Billy Crystal, Mickey Rourke, Hugh Grant, Kenneth Branagh. Ma cosa succede quando un doppiatore diventato così importante agli occhi e alle orecchie dei fan scompare? Come rimpiazzare una risata, un balbettio, una frase celebre che suona stonata detta da un’altra bocca? Prendiamo come esempio due mostri sacri del doppiaggio italiano scomparsi pochi anni fa. Nel 2009 morì Oreste Lionello, celeberrimo doppiatore di Woody Allen: lo stesso Allen lo elogiò parlando di quanto il suo “doppio” italiano lo avesse reso un attore migliore di quanto già non fosse. Così, quando uscì To Rome with love, si pose il problema su chi potesse diventare degno successore di Lionello, imitarne i balbettii e le insicurezze vocali senza suscitare il malcontento del pubblico. Prendere la strada della somiglianza vocale con un altro doppiatore o dare nuova vita e verve cambiando completamente timbro? Certo quest’ultima ipotesi sarebbe la più rischiosa, e infatti finora è stata la tattica meno utilizzata; per sostituire Lionello venne preso un suo allievo, doppiatore ed attore piuttosto famoso sul piccolo schermo, Leo Gullotta. Ovvio che la differenza c’è e si sente, tuttavia l’impegno che quest’ultimo ha messo per imitare il suo maestro e la fama che già in parte lo precedeva hanno attutito le critiche più aspre. Nel 2011 venne a mancare Gianni Musy, attore e doppiatore che, come Lionello, ricalcò perfettamente per dieci anni il personaggio interpretato da Ian Mckellen ne Il signore degli anelli, lo stregone Gandalf (e non solo: i fan di Harry Potter lo ricorderanno sicuramente per aver doppiato anche Albus Silente). Così, quando l’anno scorso uscì nelle sale Lo Hobbit e Mckellen tornò ad indossare i panni del suo personaggio, si ripresentò il problema della “degna successione”, e ancora una volta venne applicato lo stratagemma del sostituto famoso anti-critica: per l’occasione fu chiamato Gigi Proietti, e il pubblico accolse positivamente l’interpretazione dell’attore. Chi andrà a sostituire Tonino? Già in rete molti fan se lo chiedono, e sperano che i direttori del doppiaggio scelgano qualcuno con un timbro simile se non uguale a quello a cui tutti siamo abituati, poiché già reduci dal cambio di voce dei personaggi di Marge e Bart. C’è chi fa appello a un noto youtuber che sa imitare perfettamente la voce di Accolla, chi invece non sa immaginarsi un Homer con una voce diversa e dichiara che non vedrà più le nuove stagioni, perché non è la stessa cosa. Non è mai la stessa cosa, ma staremo a vedere. Intanto, buon riposo, Tonino, sei stato “mitico!”.
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LEGO Marvel Super Heroes - Stan Lee e le altre stelle per il doppiaggio del gioco

LEGO Marvel Super Heroes - Stan Lee e le altre stelle per il doppiaggio del gioco

Warner Bros. Interactive Entertainment è lieta di svelare il cast di doppiatori di LEGO Marvel Super Heroes, guidato dalla leggenda dei fumetti, l’unico e inimitabile Stan Lee! Il primo presidente e Chairman di Marvel Comics e co-creatore di famosi personaggi come Spiderman, Hulk, gli X-men, Iron Man e I Fantastici Quattro presterà la sua voce per il suo personaggio in-game in LEGO Marvel Super Heroes che sarà disponibile quest’autunno.

Abbiamo anche un b-roll diStan Lee mentre registra una sessione di doppiaggio di LEGO Marvel Super Heroes. Il video non è utilizzabile in maniera integrale o pubblicabile così com’è. Se ne possono invece utilizzare degli spezzoni per un video articolo. Lo inviamo quindi dietro specifica richiesta e con questa finalità di utilizzo.

Il cast stellare di LEGO Marvel Super Heroes è straordinario, con doppiaggio di oltre 100 personaggi. Il cast completo include Laura Bailey, Dee Bradley Baker, Troy Baker, John Bentley, JB Blanc, Dave Boat, Steve Blum, Greg Cipes, Jeff Combs, John DiMaggio, Robin Atkin Downes, Clark Gregg, James Horan, Andrew Kishino, Phil LaMarr, Yuri Lowenthal, Danielle Nicolet, Nolan North, Adrian Pasdar, Roger Craig Smith, David Sobolov, Tara Strong, Fred Tatasciore, James Arnold Taylor, Kari Wahlgren, and Travis Willingham.

Il gioco sarà disponibile per Xbox 360, PlayStation 3, Wii U, Nintendo DS, Nintendo 3DS, PlayStation Vita, PC, comme pure per console di nuova generazione Xbox One e PlayStation 4.
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German (Deutsch)

German (Deutsch)

German is a Germanic language with about 121 million speakers in Germany, Austria, Switzerland, Lichtenstein, Belgium, Italy, France, Denmark, Poland, Hungary, Romania, Russia, Ukraine, Luxembourg, Czech Republic, Slovakia, Estonia, Latvia, Lithuania, the USA, Canada, Brazil, Argentina, Paraguay, Australia, South Africa and Namibia.
The earliest known examples of written German date from the 8th century AD and consist of fragments of an epic poem, the Song of Hildebrand, magical charms and German glosses in Latin manuscripts. A short Latin-German dictionary, the Abrogans, was written during the 760s.
German literature started to take off during the 12th and 13th centuries in the form of poems, epics and romances. Well known examples include the epic Nibelungenlied (the Song of the Nibelungs) and Gottfried von Straßburg's Tristan. The language used is now known as mittelhochdeutsche Dichtersprache (Middle High German poetic language). During this period Latin was gradually replaced by German as the language of official documents.

Varieties of German used in writing

High German (Hochdeutsch)

High German began to emerge as the standard literary language during the 16th century. Martin Luther's translation of the Bible, which he completed in 1534, marks the beginning of this process. The language he used, based partly on spoken German, became the model for written German.

Swiss German (Schweizerdeutsch or Schwyzerdütsch)

A variety of German spoken by about 4 million people in Switzerland, occasionally appears in writing in novels, newspapers, personal letters and diaries.
Regional varities of German, or Mundarten, also occasionally appear in writing; mainly in 'folk' literature and comic books such as Asterix.

Written German script styles

Fraktur

Fraktur was used for printed and written German from the 16th century until 1940. The name Fraktur comes from Latin and means "broken script". It is so called because its ornamental twiddly bits (curlicues) break the continuous line of a word. In German it is usually called the deutsche Schrift (German script).
Fraktur was also used for a number of other languages, including Finnish, Czech, Swedish, Danish and Norwegian.
Fraktur alphabet

Notes

The second lowercase s appears at the ends of syllables, except in the following combinations: ss, st, sp, sh and sch, while the first (ſ) appears everywhere else. The symbol ß (scharfes S or Eszett) is a combination of the long s and z, or a combination of the two types of s: there is some dispute about origin of this symbol. For further details, see: http://en.wikipedia.org/wiki/ß.

Sample text in Fraktur

Sample text in Fraktur

Sütterlin

Sütterlin was created by the Berlin graphic artist L. Sütterlin (1865-1917), who modelled it on the style of handwriting used in the old German Chancery. It was taught in German schools from 1915 to 1941 and is still used by the older generation.

Sütterlin alphabet

Sample text in Sütterlin

Sample text in Sütterlin


Modern German alphabet
A a B b C c D d E e F f G g H h I i J j K k L l M m
a be ce de e ef ge ha i jot ka el em
N n O o P p Q q R r S s T t U u V v W w X x Y y Z z
en o pe ku er es te u vau we iks üpsilon zet

German pronunciation

German pronunciation

German pronunciation notes

Sample text in German

Alle Menschen sind frei und gleich an Würde und Rechten geboren. Sie sind mit Vernunft und Gewissen begabt und sollen einander im Geist der Brüderlichkeit begegnen.

Translation



All human beings are born free and equal in dignity and rights. They are endowed with reason and conscience and should act towards one another in a spirit of brotherhood. 
(Article 1 of the Universal Declaration of Human Rights)
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SEI TRADUTTORE? VUOI LAVORARE CON L’UNIONE EUROPEA?

SEI TRADUTTORE? VUOI LAVORARE CON L’UNIONE EUROPEA?

Con lo slogan “Tradurre idee, non solo parole” la Commissione europea ha pubblicato il bando per traduttori di lingua italiana presso le istituzioni dell’UE. Per candidarsi è necessario registrarsi (online) entro le ore 12.00 (ora di Bruxelles) del 13 agosto 2013 sul sito dell’EPSO, l’Ufficio europeo di selezione del personale. Per saperne di più scarica il pdf
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Il Galateo spiegato agli americani. Monsignor Della Casa in versione 2.0

Il Galateo spiegato agli americani. Monsignor Della Casa in versione 2.0

ROMA – Il Galateo spiegato agli americani. Nuova traduzione da Monsignor Della Casa. Mangiare con forchetta e coltello a tavola, evitare di sputare o altre spiacevoli evacuazioni in sala da pranzo, fornicare con la serva, ma anche sorvegliare i piatti degli altri, fare le pur doverose abluzioni in pubblico, leggere la posta personale in compagnia, irridere gli altrui difetti…Oggi ci sembrano raccomandazioni scontate, chi osasse orinare nel vaso di fiori davanti a tutti sarebbe arrestato per atti osceni in luogo pubblico. Ma l’evoluzione del gusto, il codificarsi dei comportamenti signorili è un lungo processo culturale cui le nazioni si sono conformate attraverso diversi stadi di accettazione. Il punto fermo, in ogni caso, almeno per l’etichetta occidentale, resta “Il Galateo, overo de’ costumi” di Monsignor Giovanni Della Casa, anno di grazia 1558, quando da nunzio apostolico l’elegante prelato serviva il Papa a Venezia.
Una nuova importante traduzione uscita negli Stati Uniti, a cura di M.F. Rusnak (Galateo. Or the Rules of Polite Behavior, University of Chicago Press) recensita dal New York Times, ripropone l’affascinante questione della nascita della moderna concezione della raffinatezza, o del condursi correttamente in società. Secondo il curatore, la grande novità, il messaggio di Della Casa è sintetizzabile in questa formula: “Non essere disgustoso”. Non fare schifo è la condizione per consentire modelli di urbanità  e promuovere maniere incivilite. Insomma, per il nostro stesso interesse, è preferibile omettere anche il lavaggio in pubblico delle mani per non richiamare alla mente degli astanti indiscrete precedenti sozzerie. Tra le “cose laide e da non fare”:
Percioché non solamente non sono da fare in presenza degli uomini le cose laide o fetide o schife o stomachevoli, ma il nominarle anco si disdice; e non pure il farle et il ricordarle dispiace, ma eziandio il ridurle nella imaginazione altrui con alcuno atto suol forte noiar le persone. E perciò sconcio costume è quello di alcuni che in palese si pongono le mani in qual parte del corpo vien lor voglia. Similmente non si conviene a gentiluomo costumato apparecchiarsi alle necessità naturali nel conspetto degli uomini; né, quelle finite, rivestirsi nella loro presenza; né pure, quindi tornando, si laverà egli per mio consiglio le mani dinanzi ad onesta brigata, conciosiaché la cagione per la quale egli se le lava rappresenti nella imaginazion di coloro alcuna bruttura. E per la medesima cagione non è dicevol costume, quando ad alcuno vien veduto per via (come occorre alle volte) cosa stomachevole, il rivolgersi a’ compagni e mostrarla loro. E molto meno il porgere altrui a fiutare alcuna cosa puzzolente, come alcuni soglion fare con grandissima instanzia, pure accostandocela al naso e dicendo: – Deh, sentite di grazia come questo pute! –; anzi doverebbon dire: – Non lo fiutate, percioché pute –. E come questi e simili modi noiano quei sensi a’ quali appartengono, così il dirugginare i denti, il sufolare, lo stridere e lo stropicciar pietre aspre et il fregar ferro spiace agli orecchi, e deesene l’uomo astenere più che può.
Chi abbia più dimestichezza con la lingua inglese potrà avvantaggiarsi della lettura della traduzione in inglese moderno e comprensibile. Ma non faccia l’errore di considerare il Galateo solo un manuale di buone maniere o di come si apparecchia la tavola di un signore. La rivoluzione gentile impone le regole della vita in città, accende il moderno con i colori tenui di conversazioni delicate, di nuove virtù che inducano gli uomini a essere “appropriati, piacevoli ed educati”. Ma non bastava essere leali e generosi? Sì, forse, ma è più facile e redditizio, per una buona convivenza, intanto godere del vantaggio delle buone maniere. Il rischio dell’ipocrisia è in agguato, ma non è forse l’ipocrisia l’unico vizio che omaggi la virtù?
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Nuova featurette sul doppiaggio di "Monsters University"

Nuova featurette sul doppiaggio di "Monsters University"

In Monsters University ci sono grandi ritorni ma anche nuovi simpaticissimi personaggi: la Disney li presenta attraverso i volti dei loro doppiatori

La nuova featurette di Monsters University, intitolata “Cast Comico”, è dedicata al cast di doppiatori che ha dato vita ai simpatici mostri protagonisti. Accanto a grandi ritorni come Billy Crystal e John Goodman, che interpretavano Mike Wazowski e James “Sulley” Sullivan anche in “Monsters & Co.”, troviamo nuovi simpaticissimi attori e altrettanti personaggi pronti a farci ridere a crepapelle.

Degno di nota il fatto che, come ci dice Bobby Moynihan, voce di Chet, alcune delle battute più spassose del film…sono state improvvisate!“Monsters University”, al cinema dal 21 Agosto, è il prequel del capolavoro Pixar “Monsters & Co.” e racconta la nascita dell’amicizia tra Mike e Sulley.

Fin da quando era piccolo Mike ha sempre desiderato studiare alla Monsters University e diventare uno spaventatore, ma quando riesce a realizzare il suo sogno e viene ammesso, si trova alle prese con lo spocchioso Sulley. I due diventano immediatamente rivali: mentre Mike, infatti, crede nell’impegno e nel duro lavoro, Sulley è convinto di poter contare solo sul proprio talento naturale. Scopriranno molto presto che in realtà è il gioco di squadra a fare la differenza!
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Lavorare all’estero come traduttore italiano

Lavorare all’estero come traduttore italiano

Nuove opportunità di lavoro per chi vuole lavorare come traduttore all’interno di una delle più grandi istituzioni europee: ecco in arrivo i bandi di concorso dell’Epso.

L’Epso, l’Ufficio europeo di selezione del personale, ha indetto una serie di concorsi in grado di rappresentare una ghiotta occasione di carriera e di crescita professionale, per tutti gli italiani che desiderano lavorare all’estero in qualità di traduttore.

I concorsi dell’Epso sono infatti finalizzati alla costituzione di elenchi di riserva per il conferimento di incarichi di lavoro per traduttori in varie lingue, italiano compreso. I candidati che saranno selezionati e successivamente assunti, verranno inseriti per coprire i posti vacanti presso le singole istituzioni dell’Unione Europea, con inquadramento nel grado iniziale della carriera di amministratore linguistico, e con significative possibilità di crescita nel breve termine.

Requisiti

Per poter partecipare al concorso è necessario essere un cittadino dell’Unione Europea, godere di pieni diritti civili e politici, avere una regolare posizione nei confronti dell’obbligo di leva, avere conseguito almeno una laurea triennale, conoscere due lingue parlate nell’Unione Europea (anche non madrelingua, una delle quali inglese, francese o tedesco).

La selezione

Una volta ammessi a partecipare al concorso sarà necessario affrontare l’iter procedurale di selezione, che comprende una serie di test basati su domande a risposta multipla, per poter valutare le capacità e le concrete competenze generali di tutti i candidati. Saranno ovviamente somministrate anche alcune prove di traduzione. Superata la prima fase scritta, i candidati saranno ammessi alla valutazione attraverso un colloquio, un esercizio di gruppo e una presentazione orale.

Domanda di partecipazione

Per partecipare al concorso è sufficiente presentare un’apposita domanda di partecipazione, da inoltrare entro e non oltre le ore 12 del prossimo 13 agosto 2013. Il modulo online per poter presentare la richiesta di accesso alle prove del bando è qui disponibile.

Chi volesse consultare il bando integrale, o scoprire quali sono le altre opportunità che le istituzioni europee sono in grado di riservare ai giovani italiani che vogliono lavorare in ambito internazionale, può consultare il sito internet europa.eu

Buona fortuna!!!
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Somali/Osmanya alphabet

Somali (af Soomaali / اَف صَومالي˜)

Somali is a member of the East Cushtic branch of the Afro-Asiatic language family. It has 10-16 million native speakers and perhaps half a million second language speakers mainly in Somali, where it is an official language, Ethiopia, Djibouti and Kenya. There are also significant numbers of Somali speakers in Europe, North America and Yemen.
Somali has been written with a number of different scripts, including an Arabic-based abjad known as Wadaad's writing, a Latin-based alphabet and the Borama, Osmanya and Kaddare alphabets

Wadaad's writing (وَداد)

The Arabic script was first introduced in the 13th century by Sheikh Yusuf al-Kowneyn to aid Koranic teaching. In the 19th century Sheikh Uways al-Barawi improved the writing of Somali with the Arabic script and based it on the Maay dialect of Southern Somalia. A Somali linguists, Muuse Xaaji Ismaaciil Galaal, radically altered the spelling conventions for Somali written with the Arabic script and introduced a set of new symbols for the vowels in the 1950s.

Wadaad's writing (Arabic script for Somali)

Sample text

Sample text in Somali in the Arabic script

Borama/Gadabuursi alphabet

In 1933 Sheikh Abdurahman Sheikh Nuur invented another script for Somali known as Borama or Gadabuursi which was only used by the Sheikh's small circle of associates in Borama.

Borama/Gadabuursi alphabet

Sample text

Sample text in the Borama alphabet

Translation

My beloved brother Huseen, Peace.
I am well, the reer is at Đoobo.
The big burden camel has been eaten by a lion. 'Ali has come.
The goods have been received by us. Send us (some) ghee.
Out mother has come. Your brother Guuleed has gone to Hargeisa.
Nuur Bile,
Borama.

Somali/Osmanya alphabet

The Osmanya alphabet was created in between 1920 and 1922 by Cismaan Yuusuf Keenadiid, brother of the Sultan of Obbia. In Somali it is known as far soomaali (Somali writing) or cismaanya. It replaced an attempt by Sheikh Uweys to devise an Arabic-based alphabet for Somali, and has in turn been replaced by the Latin orthography of Muuse Xaaji Ismaaciil Galaal (1914-1980).
The Osmanya alphabet is not used much these days, though during the 1970s quite a number of people used it for personal correspondence and bookkeeping. A few books and magazines have also been published in the alphabet.

Notable features

  • Direction of writing: left to right in horizontal rows.
  • The names of the letters are based on Arabic letter names.
  • The letters waw and ya are used to write the long vowels uu and ii respectively.
  • Somali is a tonal language with four tones which are not usually marked in writing. The tones have grammatical uses: theny indicate number, gender and case
Somali/Osmanya alphabet

Numerals

Somali/Osmanya numerals

Sample text

𐒛𐒆𐒖𐒒𐒖𐒔𐒖 𐒊𐒖𐒑𐒑𐒛𐒒𐒂𐒕𐒈 𐒓𐒚𐒄𐒓 𐒊𐒖𐒉𐒛 𐒘𐒈𐒖𐒌𐒝 𐒄𐒙𐒇 𐒖𐒔 𐒏𐒖𐒒𐒖 𐒈𐒘𐒑𐒖𐒒 𐒄𐒖𐒌𐒌𐒖 𐒉𐒖𐒇𐒖𐒍𐒂𐒖 𐒘𐒕𐒙 𐒄𐒚𐒎𐒓𐒎𐒖𐒆𐒖 𐒓𐒖𐒄𐒛 𐒖𐒐𐒐𐒗 (𐒘𐒐𐒛𐒔) 𐒈𐒕𐒕𐒖𐒕 𐒖𐒎𐒝𐒒 𐒘𐒕𐒙 𐒓𐒖𐒋𐒕𐒘, 𐒓𐒛𐒒𐒖 𐒘𐒒 𐒎𐒙𐒍 𐒐𐒖 𐒖𐒇𐒏𐒛 𐒎𐒙𐒍𐒏𐒖 𐒏𐒖𐒐𐒗 𐒚𐒐𐒖 𐒊𐒖𐒎𐒑𐒛 𐒈𐒘 𐒓𐒖𐒐𐒛𐒐𐒂𐒘𐒒𐒘𐒑𐒙 𐒖𐒔.

Kaddare alphabet

The Kaddare alphabet was invented by Sheikh Hussein Sheikh Ahmed Kaddare of the Abgaal Hawiye clan in 1952. The letters have upper forms, which are shown on the first row of the chart below, and lower case forms, which are shown on the second row.

Kaddare alphabet

Sample text

Sample text in the Kaddare alphabet

Source: http://www.skyknowledge.com/kaddare.htm - alphabet information based on research by Ian James, who is uncertain about the use of this alphabet.

Translation


All human beings are born free and equal in dignity and rights. They are endowed with reason and conscience and should act towards one another in a spirit of brotherhood.
(Article 1 of the Universal Declaration of Human Rights)

Latin alphabet for Somali

In 1961 both the Latin and Osmanya scripts were adopted for use in Somalia, but in 1969 there was a coup, with one of its stated aims the resolution of the debate over the country's writing system. The Latin alphabet was finally adopted in 1972 and at the same time Somali was made the sole official language of Somalia. Shire Jama Ahmed (Shire Jaamac Axmed / شيري جامع أحمد‎) is credited with the invention of this spelling system, and his system was chosen from among eighteen competing new orthographies.

Latin alphabet for Somali

Sample text

Aadanaha dhammaantiis wuxuu dhashaa isagoo xor ah kana siman xagga sharafta iyo xuquuqada Waxaa Alle (Ilaah) siiyay aqoon iyo wacyi, waana in qof la arkaa qofka kale ula dhaqmaa si walaaltinimo ah.

Translation


All human beings are born free and equal in dignity and rights. They are endowed with reason and conscience and should act towards one another in a spirit of brotherhood.
(Article 1 of the Universal Declaration of Human Rights)
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Concorso per traduttori di lingua italiana presso le istituzioni europee

Concorso per traduttori di lingua italiana presso le istituzioni europee

Aperto il concorso per traduttori di lingua italiana presso le istituzioni europee.
"Tradurre idee, non solo parole " Questo il titolo del bando che la Commissione Europea ha pubblicato per traduttori di lingua italiana presso le istituzione della UE

Descrizione dell'offerta:
Il concorso è aperto a:
-  traduttori di professione, ma anche a neolaureati in lingue o traduzione/interpretazione,
- a candidati in possesso di lauree in altre discipline (ad esempio economiche o tecnico-scientifiche) che abbiano una spiccata inclinazione per le lingue e attitudine alla traduzione.

Requisiti:
- Perfetta padronanza della propria lingua madre/lingua principale (italiano)
- conoscenza approfondita di una delle tre lingue procedurali della Commissione europea (francese, inglese, tedesco);
- conoscenza approfondita di una seconda lingua, diversa dalla prima, da scegliersi tra le 24 lingue ufficiali dell'UE.

Guida alla candidatura:
Per candidarsi è necessario candidarsi online entro le ore 12.00 (ore di Bruxelles) del 13 agosto 2013.
Per avere maggiori informazioni e riferimenti di siti dedicati e contatti consulta il documento in allegato.

Per inviare la propria candidatura e per ricevere maggiori informazioni sul bando di concorso, consultare la seguente pagina web
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Old Church Slavonic (словѣньскъ)

Old Church Slavonic (словѣньскъ)

Old Church Slavonic or Church Slavonic is a literary language which developed from the language used by St Cyril and St Methodius, 9th century missionaries from Byzantium, to translate the bible and other religious works. Cyril and Methodius based their translations on a Slavonic dialect of the Thessalonika area and invented a new alphabet, Glagolitic, in order to write them.
Sometime during the 10th century AD a new alphabet appeared which was known as Cyrillic and named after St Cyril, though it was possibly invented by St Kliment of Ohrid. The Cyrillic alphabet was used to write the Old Church Slavonic language and was later adapated to write many other languages.
Old Church Slavonic was used as the liturgical language of the Russian Orthodox church between the 9th and 12th centuries. A more modern form of the language, known as Church Slavonic, appeared during the 14th century and is still used in the Russian Orthodox church.

Early Cyrillic alphabet used for Old Church Slavonic

Old Church Slavonic alphabet

Sample text in Old Church Slavonic

  1. въ оно врѣмѧ изідє заповѣдь отъ кєсарѣ авгоста напісаті в҄сѫ вьсєлєнѫѭ |
  2. сє напісаніє пръвоє бъістъ владѫщѹ сѹрієѭ и кѵрінієѭ |
  3. и идѣахѫ вьсі напісатъ сѧ кьждо въ свои градъ |
  4. вьзідє жє иосіфь отъ галілєѧ и града назарєтьска вь июдєѭ вь градъ давъідовъ іжє наріцаєтъ сѧ віѳлєємь занє бѣашє отъ домѹ и отьчьствіѣ давъідова |

Translation


  1. And it came to pass in those days, that there went out a decree from Caesar Augustus, that all the world should be taxed.
  2. (And this taxing was first made when Cyrenius was governor of Syria.)
  3. And all went to be taxed, every one into his own city.
  4. And Joseph also went up from Galilee, out of the city of Nazareth, into Judaea, unto the city of David, which is called Bethlehem; (because he was of the house and lineage of David:) 
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Manchu alphabet

Manchu alphabet 

The Manchu alphabet was commissioned in 1599 by the Manchu leader Nurhaci (1559-1626), the founder of the Manchu state. The letters are based on the Classical Mongolian alphabet while the phonetics are based on Jurchen, an earlier Manchu script. The alphabet was modified slightly in 1632.
In 1644 the Manchus conquered China and established the Ch'ing (Qing) dynasty, which lasted until 1911. For the first 200 years or so of the Ch'ing dynasty, Manchu was the main language of government in China and served as a lingua franca. By the mid 19th century many of the Manchus had adopted Chinese as their first language, however they continued to produce Manchu version of Chinese documents until the end of the dynasty and for sometime afterwards.

Notable features

  • Type of writing system: alphabet
  • Direction of writing: left to right in vertical columns running from top to bottom.
  • Most letters have several different forms: initial, medial and final, which are used at the beginning, middle and end of a word respectively. The vowels also have isolated forms.
  • Some letters have different shapes depending on which vowel comes before and/or after them.

Used to write

Manchu, a member of the Tungusic group of Altaic languages. There are currently about 10 million Manchus living mainly in north-eastern China, of whom about 100 speak Manchu and only 20 can read and write it. Most speak only Mandarin.
A version of the Manchu script is used to write Xibe, a Tungusic language closely related to Manchu and spoken in Xinjiang in the north west of China by 30,000 people.

Manchu alphabet

Vowels

Manchu Vowels

Note

  • The second final form of e is used after k, g and h.

Consonants

Manchu consonants

Notes

  • The first medial form of n is used before vowels; the second is used before consonants
  • The first medial form of ng is used before i, o, u and ū; the second is used before e and i
  • The first medial form of k is used before a, o and ū; the second is used before consonants
  • The first initial and medial forms of t are used before a, o and i; the second initial and medial forms are used before e, u ū; the third medial form is used before consonants
  • First initial and medial forms of d are used before a, o and i; the second initial and medial forms are used before e, u and ū
  • The first initial and medial forms of f are used before a and e; the second initial and medial forms are used before i, o, u and ū

Numerals

Manchu numerals and numbers

Syllables

Manchu syllables

Sample text

Manchu text sample

Translation


Following his advice, when the army was about to enter the town, he abandoned the town and fled. Akim Bek volunteered to handle the affairs, so he did the duty on behalf of the General. He had been to the capital city to present himself before the Emperor. His estate in the city and property in Kashgar, were used to provide the people living in Shikago, left in the capital city, or inherited by his son. He inherited the title of the Duke of Assisting the Nation, and was bestowed the hereditary title of Akim Bek. His son inherited the hereditary title of Akim Bek. 
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E' morto Tonino Accolla il mitico doppiatore di Homer Simpson

E' morto Tonino Accolla il mitico doppiatore di Homer Simpson



Nato a Siracusa il 9 aprile del 1949, aveva 64 anni ed era ammalato da tempo. Doppiò anche Jim Carrey, Tom Hanks, Mickey Rourke e Kenneth Branagh. Tra i tanti riconoscimenti ricevuti nella carriera anche il Nastro d'argento nel 1991



Si è spento Tonino Accolla, uno dei doppiatori più importanti della televisione e del cinema italiano, avendo legato il proprio nome in maniera indissolubile a quello di Homer Simpson.

E’ morto Tonino Accolla, noto per essere stato il doppiatore ufficiale di Homer Simpson.

Una super star del cinema e della televisione

Una vera e propria tragedia si è abbattuta oggi a Roma, domenica 14 luglio 2013, poiché una brutta malattia si è portato via un grande professionista, un attore, doppiatore, dialoghista, direttore del doppiaggio e regista teatrale italiano che negli anni è diventato il simbolo della felicità e del sorriso. Nella sua carriera non ha solo reso immortale (per tutti noi italiani) la voce del celebre personaggio della sitcom animata creata da Matt Groening, ma ha offerto una perfetta interpretazione di attori come Kenneth Branagh, Tom Hanks, Mickey Rourke, Ralph Fiennes, Hugh Grant, Rick Moranis, Jim Carrey, Ben Stiller, Tim Curry e Gary Oldman. E’ sua anche la risata “italiana” di Eddie Murphy, così come la voce del simpatico Timòn (uno dei protagonisti del capolavoro Disney Il re leone).

Homer in Italia muore con lui

A 64 anni, dopo una lunga malattia, il doppiatore ha smesso di lottare, ma il suo ricordo sarà indelebile dalla memoria di un intero popolo che continuerà per sempre a godere della sua espressività così singolare e originale. Nel 1991 ha ricevuto il Nastro D’Argento per il miglior doppiaggio (interpretava l’attore Kenneth Branagh nell’Enrico V), ma il pianto di tutti i suoi numerosi fan sarà il riconoscimento più prestigioso per la sua carriera. Possiamo ammettere che oggi Homer Simpson è morto con Accolla, poiché in Italia nessuno riuscirà più a seguire una puntata dei Simpson senza la presenza della sua inconfondibile ed inimitabile voce. Nessuno potrà sostituire il grande doppiatore e non ci resterà altro che gustarci le vecchie serie dei Simpsons per ridere a crepapelle lasciandoci coccolare dalla sua perfetta interpretazione di quella leggenda mondiale tutta gialla.
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Twitter aggiunge il traduttore automatico di Bing

Twitter aggiunge il traduttore automatico di Bing



Twitter aggiunge il traduttore automatico rendendo i tweet di altre lingue chiare e comprensibili a tutti. Superando un limite importante per chi non seguiva determinati account Twitter in altre lingue per via del fatto che si perdeva l’utilità di poter leggere notizie in maniera rapida e di facile intuizione.

Circa da Febbraio e solo per utenti giapponesi e thailandesi, si iniziavano i test, ma ora è stato distribuito in larga scala grazie alla collaborazione di Microsoft che ha un ruolo sempre più importante nella traduzione dei contenuti sui Social Network più diffusi.

Il grande assente tra i Social Network con traduzione automatica è proprio Google Plus, nonostante Google abbia un discreto sistema di traduzione.

E in effetti non ho potuto fare a meno di pensare al fatto che Bing è riuscita ad accaparrarsi la partnership con Facebook e Twitter, e Google? proprio lui che ha un Traslate interno niente male e da sempre funzionante, non provvede a munire il suo Social Network di tale possibilità. Proprio Google che parla di sistemi di comunicazione integrata a un traduttore in tempo reale come Google Babel?

Ebbene, bisogna attendere… perché non voglio proprio credere che non arrivi.
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Direttiva Alternative: la traduzione ufficiale degli orientamenti ESMA sulle sane politiche retributive dei GEFIA

Direttiva Alternative: la traduzione ufficiale degli orientamenti ESMA sulle sane politiche retributive dei GEFIA


Pubblicate le traduzioni ufficiali, tra cui quella in lingua italiana, degli Orientamenti ESMA per sane politiche retributive a norma della direttiva GEFIA sui Gestori di Fondi di Investimento Alternativi (Direttiva 2011/61/UE, Alternative Investment Fund Managers Directive).
Gli orientamenti dell’ESMA si applicano, a decorrere dal 22 luglio 2013, in relazione alle politiche e alle prassi retributive per i GEFIA e il loro personale più rilevante.
I presenti orientamenti si applicano ai GEFIA e alle autorità competenti.
Fintantoché i regimi nazionali di cui all’articolo 42 della direttiva GEFIA rimarranno in vigore, i GEFIA non UE che commercializzano negli Stati membri, presso investitori professionali, quote o azioni dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi) senza un passaporto saranno soggetti soltanto alla sezione XIII (Comunicazione di informazioni) dei presenti orientamenti. Tali GEFIA non UE saranno tenuti a rispettare tutte le disposizioni in materia di remunerazione contenute nei presenti orientamenti a partire dalla data in cui i regimi nazionali di cui all’articolo 42 della direttiva GEFIA cesseranno e il regime del passaporto di cui agli articoli da 37 a 41 della direttiva GEFIA diventerà l’unico regime obbligatorio applicabile in tutti gli Stati membri, come stabilito nell’atto delegato della Commissione di cui all’articolo 68, paragrafo 6, della direttiva GEFIA.
Conformemente all’articolo 5 della direttiva GEFIA, ai fini dei presenti orientamenti i GEFIA cui si applicano i principi relativi alla remunerazione sono gestori esterni o, qualora la forma giuridica del FIA consenta la gestione interna e il consiglio di amministrazione del fondo scelga di non nominare un GEFIA esterno, il FIA stesso. I FIA che non sono gestiti internamente e hanno nominato un GEFIA esterno non sono soggetti ai principi relativi alla remunerazione di cui alla direttiva GEFIA e ai presenti orientamenti. Tuttavia i principi riguardanti la remunerazione enunciati nella raccomandazione si applicano a tali FIA, nonché ai GEFIA che possono beneficiare delle esclusioni e delle deroghe previste agli articoli 2 o 3 della direttiva GEFIA, nella misura in cui rientrano nella definizione di “impresa finanziaria” fornita al punto 2.1 della raccomandazione. L’allegato I dei presenti orientamenti contiene una tavola di concordanza che evidenzia i principi della raccomandazione ripresi nella direttiva GEFIA.
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Un aiuto alle traduzioni? Piuttosto, un aiuto ai traduttori

Un aiuto alle traduzioni? Piuttosto, un aiuto ai traduttori

Intervista a Jürgen Jakob Becker sui contributi destinati alle traduzioni da e verso il tedesco.

In Germania esistono da anni diverse forme di sostegno alla traduzione, rivolte sia a chi traduce in tedesco da una lingua straniera, sia a chi traduce dal tedesco verso un’altra lingua. Forse, però, in molti casi si dovrebbe parlare di contributi destinati ai traduttori, piuttosto che alla traduzione, giacché la maggior parte dei programmi mira alla professionalizzazione degli esordienti e all’affinamento delle competenze di chi è già del mestiere, tanto è vero che il fondo tedesco creato appositamente a questo scopo si chiama Deutscher Übersetzerfonds (DÜF), cioè «Fondo tedesco per i traduttori», e non «per la traduzione». Abbiamo incontrato Jürgen Jakob Becker, vicedirettore del Literarisches Colloquium di Berlino (LCB), che ci ha raccontato la situazione attuale, le tendenze degli ultimi anni e il ruolo del DÜF nella percezione del ruolo dei traduttori per la vita culturale del paese.
L’LCB offre ai traduttori che lavorano da e verso il tedesco uno spettro molto ampio di possibilità formative: borse di studio, soggiorni in case dei traduttori, workshop, seminari… Esistono anche forme di sostegno alla traduzione? Ci sono programmi specificamente dedicati alle case editrici straniere?
Oltre ai ben noti finanziamenti del Goethe Institut esiste il programma «Geisteswissenschaften international» della Fiera del libro di Francoforte, che mette a disposizione finanziamenti per tradurre in inglese saggistica tedesca nell’ambito delle discipline umanistiche e sociali.
C’è poi da ricordare il network Traduki, patrocinato dalla Fondazione S. Fischer, che finanzia case editrici e anche traduttori. La Fondazione S. Fischer sovvenziona inoltre il programma «Schritte»[1] per le traduzioni di opere letterarie tedesche in polacco, russo e turco.
Anche il Goethe Institut, comunque, offre borse di studio ai traduttori di letteratura tedesca, con soggiorni a Dresda e nello Schleswig-Holstein.
Legato al Goethe Institut è pure il programma Litrix. Anche in questo caso vengono finanziate traduzioni verso determinate lingue (attualmente il russo) e, in casi particolari, anche i traduttori.
Infine vanno ricordati i premi destinati ai traduttori, generalmente in collaborazione con il ministero degli Esteri tedesco e il Goethe Institut: il Premio italo-tedesco per la traduzione, quello turco-tedesco, quello arabo-tedesco.
Se dovessi provare a fornire una visione d’insieme, in quale rapporto sarebbero il sostegno alla traduzione verso il tedesco e il sostegno alla traduzione dal tedesco verso altre lingue? Quale delle due direzioni è più importante? Potresti fornirci qualche cifra o descrivere le tendenze degli ultimi anni?

C’è una prima distinzione importante da fare, quella tra i finanziamenti destinati alla traduzione e quelli destinati ai traduttori.
Un sostegno alle traduzioni dal tedesco (cioè per editori stranieri che desiderino pubblicare la nostra letteratura) esiste da tempo. Il Goethe Institut stanzia ogni anno diverse centinaia di migliaia di Euro a questo scopo.
Il sostegno ai traduttori che lavorano dal tedesco verso altre lingue è cresciuto negli ultimi anni grazie alle iniziative, tra gli altri, dell’LCB, della Fondazione Robert Bosch e della Fondazione S. Fischer. In questo ambito la tendenza è senz’altro in crescita.
Il traduttore viene ormai considerato un artista e un mediatore culturale, e in questo senso la sua figura è presa molto più sul serio rispetto al passato. Guardando per esempio ai singoli filoni del programma «Literarische Brückenbauer» della Fondazione Robert Bosch, i progetti si rivolgono quasi sempre ai traduttori, e quasi mai alle case editrici, che si tratti di formazione, networking o borse di studio. Difficile dire quanti soldi vengano stanziati: credo siano un po’ meno di quelli destinati alle case editrici. Penso – ma è una valutazione molto grossolana, da non prendere troppo sul serio – che siamo intorno ai 300.000 Euro l’anno.
Nell’altra direzione: in Germania le case editrici usufruiscono, da parte tedesca, di pochi finanziamenti. Da citare è però il programma Litprom, attivo da oltre trent’anni, che incentiva la traduzione di opere provenienti da Asia, Africa e America Latina. I fondi provengono dal nostro ministero degli Esteri. L’LCB aveva un programma analogo, rivolto alle letterature dell’Europa centrale e orientale e finanziato dal ministero degli Esteri e da Pro Helvetia, che si è concluso nel 2009. Ormai, infatti, paesi come la Polonia o la Slovenia hanno opportunità di finanziamento proprie, e poi c’è il programma di sostegno alla traduzione dell’UE.[2] In generale, comunque, i finanziamenti da parte tedesca alle traduzioni verso il tedesco sono in calo.
Del sostegno ai traduttori che lavorano verso il tedesco, invece, si occupa il Fondo tedesco per i traduttori (Deutscher Übersetzerfonds, DÜF). Il budget è cresciuto nel tempo: si è partiti nel 1997 con 50.000 Marchi l’anno; ora siamo a 650.000 Euro. La nostra ambizione consiste nel raggiungere il milione di Euro. Circa la metà di questi denari è investita in borse di studio, una buona parte va a finanziare la formazione (seminari, laboratori, ViceVersa, la Schlegel-Gastprofessur ecc.). Il Fondo è finanziato dallo stato federale, ed è importantissimo che esista: questa istituzione, infatti, costituisce un punto di riferimento per il sostegno alla traduzione, che così trova più facilmente interlocutori a livello politico e nella vita pubblica. È più semplice far partire progetti e iniziative, ormai anche a livello internazionale. Anche per l’Italia la nascita di un Fondo del genere sarebbe una benedizione!
Al di là del DÜF, ci sono i progetti della Fondazione Robert Bosch e le borse di studio finanziate da singoli Länder (non molto numerose, ma comunque ce ne sono).
Per quanto riguarda i finanziamenti ai traduttori, la tendenza generale è in crescita.

Quanti traduttori finanzia l’LCB ogni anno? Quali criteri si adottano per decidere se concedere una borsa di studio o altre sovvenzioni? Che ruolo hanno fattori come l’opera da tradurre, l’esperienza del traduttore, la casa editrice, le condizioni di contratto ecc.?
Il DÜF assegna circa 80-90 borse di studio all’anno. Quando i traduttori verso il tedesco fanno domanda, di norma devono avere un progetto a cui stanno già lavorando. La procedura è regolata sin nei dettagli. La giuria del DÜF si riunisce due volte l’anno e discute un centinaio di domande. I cinque membri della giuria sono specialisti con esperienze di traduzione. Le loro competenze linguistiche dovrebbero essere complementari, le conoscenze dai vari ambiti della scrittura e della mediazione letteraria costituire uno spettro ampio.
Il criterio principale, nel giudicare una traduzione letteraria, è che la forma del testo tedesco sia organizzata in modo linguisticamente convincente. Il testo di partenza va non solo decifrato, ma occorre saperne offrire un equivalente formulato con grande padronanza della lingua di arrivo. In questo senso bisogna sfruttare gli spazi e le possibilità della lingua tedesca, o addirittura ampliarli, per rendere giustizia alla voce dell’originale. Nella valutazione, chiaramente, ha un ruolo anche la capacità di affrontare e risolvere la problematica dei generi che il testo, di volta in volta, pone. La resa «leggera» di un romanzo americano di consumo è segno di riuscita e di qualità della traduzione, mentre un esperimento linguistico che resti bloccato «tra le lingue» può anche essere un fallimento. La giuria si rifà esclusivamente a criteri qualitativi. E naturalmente deve porsi queste questioni anche quando si trova a considerare traduzioni da lingue che nessuno dei suoi membri conosce. Le nostre esperienze mostrano che, se affrontate seriamente, anche queste valutazioni sono possibili.
Spesso l’esperienza del traduttore fa la differenza, dal punto di vista qualitativo. Tuttavia, incoraggiamo a partecipare alle selezioni anche i principianti; ci sono anzi progetti pensati specificamente per loro, come il programma Hieronymus, in cui un mentore esperto affianca un traduttore alle prime armi.
Anche le condizioni di contratto hanno un ruolo: in assenza di motivazioni plausibili, esse non devono differire da quelle usuali sul mercato. Questa regola generale impedisce che le borse di studio vengano sfruttate indebitamente dagli editori: il Deutscher Übersetzerfonds non sostituisce i compensi al ribasso delle case editrici né le sovvenziona per vie traverse. Le borse sono un’entrata supplementare per i traduttori, servono a migliorarne le condizioni di lavoro e, naturalmente, a migliorare la qualità delle loro traduzioni.
Quando invitiamo traduttori che lavorano dal tedesco verso altre lingue, facciamo particolare attenzione alle loro pubblicazioni. Verso quale lingua/letteratura traducono, quali preferenze o interessi particolari hanno, a quali condizioni di lavoro e di mercato sono sottoposti? In quale misura, per esempio, un soggiorno a Berlino per la Sommerakademie potrebbe essere loro utile? Noi vogliamo dare nuovi impulsi, informare sulle ultime tendenze, ma anche motivare e premiare l’impegno di tanti anni. Tra Sommerakademie e Internationales Übersetzertreffen[3] invitiamo ogni anno una cinquantina di traduttori, a cui si aggiungono i circa 15 con una borsa per un soggiorno di studio (un mese all’LCB, grazie ai programmi della Fondazione S. Fischer e della Fondazione Robert Bosch).
Se capisco bene, l’LCB è finanziato, in parte, dal Land di Berlino (e in parte si finanzia autonomamente). Che ruolo hanno il ministero degli Esteri, il Goethe Institut e le fondazioni (Robert Bosch, S. Fischer)?
Il Land di Berlino è il finanziatore istituzionale dell’LCB e ne assicura il funzionamento di base. La sede e il terreno su cui sorge sono pure di proprietà di Berlino. Gli altri enti finanziano solo singoli programmi o progetti.
Queste domande sono legate all’intenzione, o alla speranza, di far partire programmi analoghi anche in Italia. Cosa, in generale, ti sentiresti di consigliare o di sconsigliare? Quali sono, in base alla tua esperienza, i punti di forza e di debolezza dei vari programmi?
Be’, in Germania esiste una lunga tradizione di sostegno economico alla cultura, specie a livello locale e regionale. Nel corso degli anni si è creata un’infrastruttura piuttosto consistente (case della letteratura, Deutscher Literaturfonds, festival letterari, fiere del libro…). Forse dovremmo fare un passo indietro, tornando agli anni Novanta, quando i traduttori, pur essendo molto importanti, godevano di scarsissima considerazione. Nel 1995 organizzammo una conferenza dal titolo «Neue Wege der Übersetzerförderung» («Nuove strade del sostegno ai traduttori») a cui parteciparono rappresentanti delle istituzioni e della cultura, a livello politico e amministrativo. In questo modo il tema fu messo sul tappeto. In ogni caso, la nostra intenzione è sempre stata quella di ottenere finanziamenti pubblici, per far sì che lo stato riconosca l’importanza dei traduttori per la vita culturale del paese e per la lingua tedesca stessa. Tanto per fare un controesempio, Looren[4] è, invece, frutto dell’iniziativa di una fondazione privata, che riceve finanziamenti ulteriori dallo stato per singoli progetti. In Svizzera, quindi, le cose stanno in modo un po’ diverso, in Italia… non lo so di preciso.
Jürgen Jakob Becker è vicedirettore dell’LCB. Si occupa del programma letterario e cura in particolare l’ambito del sostegno ai traduttori. È anche direttore del DÜF. Il Literarisches Colloquium di Berlino è un’associazione di pubblica utilità che gestisce programmi a sostegno di autori e traduttori; fondata nel 1963 a Berlino Ovest, è sede di eventi e manifestazioni culturali. Proprio nel Literarisches Colloquium è nato, nel 1997, il Deutscher Übersetzerfonds.
Link utili:
Per questo programma la fondazione Fritz Thyssen, la VG Wort, il Börsenverein des Deutschen Buchhandels e il ministero degli Esteri tedesco stanziano circa 600.000 Euro all’anno.
Traduki non riguarda direttamente l’Italia, giacché lavora da, verso e tra le lingue dell’Europa sudorientale e il tedesco, ma adotta un metodo di finanziamento interessante: la casa editrice fa domanda alla Fondazione S. Fischer che, se l’accoglie, copre per intero i costi di diritti e traduzione. Da notare è che il contratto di traduzione viene stipulato direttamente fra il traduttore e Traduki, senza l’intermediazione della casa editrice.
 Soggiorni e borse di studio del Goethe Institut.

[1] Il programma offre ai traduttori un soggiorno di un mese presso il Literarisches Colloquium e una borsa di studio di 2.000 Euro. (NdR)
[2] Programma che si è concluso nel 2013. (NdR)
[3] Sommerakademie e Internationales Übersetzertreffen sono due degli eventi organizzati dall’LCB per i traduttori di letteratura (e saggistica) di lingua tedesca. (NdR)
[4] La Casa dei traduttori Looren (Svizzera) stanzia finanziamenti per soggiorni di vario tipo nella propria residenza e finanzia seminari e workshop. (NdR)